La Madonna del Lume restituita ai cittadini

Stamani è stata presentata con una cerimonia che si è svolta nell’atrio dell’ex nosocomio. Nella cappella invece è stata inaugurata una mostra che la celebra insieme ad un’altra tela e ad alcuni volumi originali appartenenti alla Compagnia dei Bianchi dello Spirito Santo.

Data:
22 Agosto 2020

La Madonna del Lume restituita ai cittadini

La Madonna del Lume, scomparsa dalla Cappella dell’Ex Ospedale dei Bianchi in circostanze misteriose, è stata ufficialmente restituita ai corleonesi. Stamani è stata presentata con una cerimonia che si è svolta nell’atrio dell’ex nosocomio. Nella cappella invece è stata inaugurata una mostra che la celebra insieme ad un’altra tela e ad alcuni volumi originali appartenenti alla Compagnia dei Bianchi dello Spirito Santo.

Per questa speciale occasione, ha riaperto le porte l’Ex Ospedale della Compagnia dei Bianchi, costruito alla fine del ‘400 e rimasto operativo fino agli anni ‘70 del secolo scorso. 

“Questo luogo oggi viene ritrovato – ha affermato l’assessore alla Cultura Walter Rà -, si apre, diventa spazio espositivo per mostre, convegni e concerti. Riaprirlo al pubblico significa riappropriarsi della propria identità”. Lunedì prossimo, alle 21, al suo interno è in programma un concerto di Palermo Classica, OmniArt Tango&Jazz. Musiche di Piazzolla, Albeniz e Bernstein eseguite da Massimo Barrale al violino, Ruggiero Mascellino e Ferdinando Caruso al contrabbasso. Ingresso libero sino ad esaurimento posti.

“Questa è una giornata in cui la rinascita segna un punto a favore – ha affermato il sindaco Nicoló Nicolosi – perché c’è tanta partecipazione. Questa Amministrazione comunale vuole restituire a Corleone la sua centralità, che diventi esempio per altre comunità. Per far questo abbiamo bisogno di tutti: Chiesa, forze dell’ordine, società civile. I corleonesi che se ne sono andati devono tornare per dare sostanza a questa città che vuole riprendersi il suo destino migliore”. “È una giornata speciale per tutti noi – ha dichiarato Vincenzo Gallina, presidente della Compagnia dei Bianchi dello Spirito Santo -. È una grande emozione essere tra queste antichissime mura. Abbiamo lavorato moltissimo per restituire l’Ex Ospedale alla comunità, insieme all’amministrazione comunale. Siamo orgogliosi di quanto fatto e lo renderemo un gioiello”.

Dopo alcuni mesi di indagini della polizia, la tela è stata ritrovata lo scorso mese di luglio in un casolare di campagna a Corleone. “È un’opera molto interessante – spiega la professoressa Mariny Guttilla, docente di Storia dell’arte all’Università degli Studi di Palermo -,soprattutto dal punto di vista iconografico. Inoltre, la Madonna ha un volto bellissimo. Possiamo far risalire il dipinto ai primi decenni del ‘700, dopo il 1738 quando inizia il culto liturgico della Madonna del Lume. La leggenda narra che un padre gesuita cercasse, per la sua missione apostolica, un’immagine che colpisse i fedeli. Nel 1722 una veggente ebbe la visione di una Vergine che trae un’anima dall’inferno. Questa iconografia ha avuto un grande seguito, ma ha anche aperto un acceso dibattito perché per alcuni la Madonna non può salvare delle anime già dannate, ma solo donare loro la Grazia illuminandole nel corso della vita”.

La Madonna del Lume si trova a sinistra dell’altare maggiore della Cappella dei Bianchi. Di fronte si trova la Madonna di Trapani. Si tratta di due quadri gemelli, di cui non si conosce l’autore. “Di sicuro non è opera del Salpietra, pittore corleonese che fu seguace di Vito D’Anna”, ha aggiunto la professoressa Guttilla. Il restauratore Giuseppe Terrusa ha evidenziato come la tela “sembra in buone condizioni, ma non lo è. Mancano 50 centimetri nella parte inferiore dove probabilmente dovevano esserci le fiamme dell’inferno e la scritta Madonna del Lume. È stata sottoposta a vari interventi di restauro”. 

All’incontro di presentazione, moderato dal giornalista Tommaso Bedini Crescimanni, hanno partecipato anche monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, il vicario del questore di Palermo, Andrea Lo Iacono, il professore Alessandro Bedini della Fondazione Campus Studi sul Mediterraneo dell’Università di Pisa, Salvatore Miceli, past president del Rotary Club Corleone, l’architetto Sabrina Milone, capo delegazione del Fai di Palermo. Il senatore Riccardo Nencini, presidente della Commissione Cultura del Senato, ha fatto pervenire un video di saluto. 

Durante la cerimonia, è stato conferito un encomio al commissario capo della Polizia di Stato di Corleone, Filippo Li Volsi, e all’ispettore Orazio Antonino Melita per l’impegno profuso nella ricerca del dipinto scomparso. La cerimonia è stata aperta da un’emozionante Ave Maria di Schubert cantata dal tenore Christian Rimasti. Con brani di Vivaldi, si sono esibiti anche i due violinisti della Massimo Kids Orchestra, Luca Provenzano e Salvatore Pasqua. Tutti e tre sono giovanissimi e promettenti talenti corleonesi.

La Compagnia dei Bianchi dello Spirito Santo ha candidato l’Ex Ospedale dei Bianchi come “Luogo del cuore” del Fondo Ambiente Italiano. 

Ultimo aggiornamento

23 Agosto 2020, 10:49

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