Inaugurato uno sportello dello Iacp di Palermo a casa Lo Bue
Corleone, 30 settembre 2019. L’amministrazione comunale di Corleone ha consegnato stamani alcuni locali dell’ex abitazione del boss Rosario Lo Bue all’Istituto autonomo case popolari (Iacp) di Palermo, che avrà così una sua sede in città nel bene confiscato e affidato al Comune.
Data:
30 Settembre 2019
Corleone, 30 settembre 2019. L’amministrazione comunale di Corleone ha consegnato stamani alcuni locali dell’ex abitazione del boss Rosario Lo Bue all’Istituto autonomo case popolari (Iacp) di Palermo, che avrà così una sua sede in città nel bene confiscato e affidato al Comune. Gli uffici saranno aperti due volte alla settimana, il lunedì e il mercoledì dalle 8.30 alle 15.15 e potranno accedervi non soltanto i cittadini corleonesi, ma anche quelli dei paesi circostanti.
Nella struttura di via Salvatore Aldisio, che attualmente ospita il Consorzio Sviluppo e Legalità e l’ufficio comunale case popolari, si alterneranno due dipendenti dello Iacp, Francesca Di Maria e Margherita Di Giorgio. Il servizio sarà attivo a partire da lunedì 7 ottobre. Per informazioni si può contattare il numero 091-6757865.
Il Comune ha messo a disposizione due stanze al secondo piano della palazzina dove abitavano i familiari del boss Lo Bue , che è stata sgomberata a giugno del 2017, a seguito di un provvedimento dell’Agenzia nazionale dei beni confiscati. E’ stata quindi affidata all’amministrazione comunale per fini istituzionali. All’inaugurazione della sede dell’Istituto autonomo case popolari della provincia di Palermo hanno preso parte l’intera giunta comunale, alcuni consiglieri, rappresentanti dello Iacp, con in testa il commissario straordinario Ferruccio Ferruggia, e delle forze dell’ordine locali. Ha inviato un messaggio di saluto e supporto l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone: “Il Governo Musumeci ha spinto sull’acceleratore di un’iniziativa che coniuga l’efficientamento della macchina amministrativa alla lotta per la legalità. A Corleone, adesso, in un bene confiscato trova spazio l’Iacp di Palermo attraverso un’articolazione periferica che viene incontro alle esigenze dei cittadini e del territorio. Iniziamo così a raccogliere i corposi frutti dell’inversione di tendenza voluta dalla Regione negli Iacp, dove – ha concluso Marco Falcone – sotto la regia dell’assessorato alle Infrastrutture si fa strada una gestione virtuosa e ordinata”.
L’apertura è stata il primo passo verso un utilizzo complessivo dell’ex casa di Rosario Lo Bue, arrestato prima nel 2008 durante l’operazione dei carabinieri “Perseo” e nel 2015 nell’operazione antimafia “Grande Passo 3”. Nelle prossime settimane, altri locali saranno concessi all’Inail (con un servizio attivo una volta alla settimana) e poi all’Amap. “Diventerà un Centro zonale multiservizi che sarà di grande utilità per i cittadini corleonesi e non solo – afferma il sindaco Nicolò Nicolosi -. A breve parteciperemo ad un bando per un finanziamento di 250.000 euro che ci consentirebbe di migliorare ancora questa struttura. Ringrazio l’assessore regionale alle Infrastrutture per aver agevolato l’apertura dell’ufficio dello Iacp. La nostra attenzione sulle case popolari sarà continua, sia su quelle di nostra competenza, che su quelle dello Iacp. Vogliamo intervenire in modo forte, soprattutto in alcune zone per far sì che tutti si mettano in regola, in un clima di maggiore legalità. Faremo in modo che il rispetto delle regole, insieme al riconoscimento dei diritti, diventi principio accettato da tutti, perché è condizione essenziale al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo e di legalità che il Comune persegue”.
Uno dei vantaggi fondamentali di uno sportello decentrato dello Iacp a Corleone è evidente. “Cercheremo di risolvere le problematiche degli utenti in loco, senza la necessità di rivolgersi agli uffici di Palermo e abbattendo le tempistiche – dice il commissario straordinario dello Iacp Ferruggia -. Questo servizio sarà efficace ed efficiente per tutto l’hinterland corleonese. Questo sportello decentrato ha diverse finalità: la prima è la delocalizzazione dei nostri servizi. Siamo operativi in 81 comuni e questo ci consente di garantire un ottimo servizio a molta gente. In quest’ottica Corleone è centrale perché ne beneficerà un ampio territorio. Inoltre, il fatto di trovarci in un bene confiscato è sicuramente un valore aggiunto a ciò che facciamo”.
Ultimo aggiornamento
16 Ottobre 2019, 17:20