I sindaci dell’Area Interna del Corleonese, del Sosio e del Torto si sono incontrati al Centro Internazionale di Documentazione sulle Mafie e del Movimento Antimafia a Corleone per affrontare alcune tematiche relative ai bisogni di salute dei cittadini. Il ministero della Salute infatti ha in corso un’attività preliminare all’emanazione delle linee guida nazionali con riferimento all’ambito salute. Nel contesto di questa attività ha avviato una prima ricognizione dei potenziali fabbisogni di salute e, di conseguenza, ha richiesto ad un campione di regioni, tra cui la Sicilia, di rappresentare le eventuali tipologie di intervento ritenute di maggior interesse per le Aree Interne al fine di garantire l’erogazione dei servizi.
A tale scopo, il Dipartimento regionale per la Programmazione ha chiesto alle Aree Interne siciliane di redigere un report con i fabbisogni in ambito di salute, anche alla luce delle strategie territoriali che sono in corso di redazione. Da qui l’invito del sindaco Nicolò Nicolosi ai primi cittadini del territorio di incontrarsi, alla presenza tra gli altri anche di alcuni sindacalisti. Il sindaco ha proposto di raccogliere le necessità territoriali così da preparare un documento da presentare al ministero della Salute. Un’attività che sarà di grande supporto anche per la definizione della strategia dell’Area Interna che sarà presentata entro la fine del mese.
“Il ministero della Salute – dice il sindaco Nicolosi – ci offre una grande opportunità che si affianca a quella, già estremamente importante, dell’Area Interna. Mettere nero su bianco quelli che sono i fabbisogni dei nostri territori è fondamentale per cercare di colmare alcune mancanze, in primis quella di personale sanitario che attanaglia le nostre strutture ospedaliere, creando non pochi problemi alla collettività. Una puntuale e corretta rappresentazione delle esigenze riscontrate dai sindaci e dagli operatori sanitari, emerse in particolare durante il periodo della pandemia, può metterci nelle condizioni di supplire alle carenze riscontrate durante l’esplosione del covid, evitando di trovarci impreparati a farvi fronte, rafforzando la sanità territoriale, restituendola alla sua primaria funzione di presidio ravvicinato di intervento per garantire i bisogni di salute dei cittadini e della comunità”.