Ritrovata celebre tela del ‘700 scomparsa: è già tornata “a casa”

Il dipinto era stato trafugato negli anni ’70 del secolo scorso dalla cappella dello Spirito Santo del vecchio Ospedale dei Bianchi di Corleone, che era gestito dalla venerabile Compagnia dei Bianchi dello Spirito Santo. È stato recuperato dagli agenti della polizia del commissariato di Corleone, è stato consegnato all’arcidiocesi di Monreale ed è già tornato “a casa”, in uno dei due altari laterali della cappella.

Data:
25 Luglio 2020

Ritrovata celebre tela del ‘700 scomparsa: è già tornata “a casa”

A circa cinquant’anni dalla sua scomparsa, è stata ritrovata a Corleone una preziosa tela del XVIII secolo raffigurante la Madonna del Lume. Il dipinto era stato trafugato negli anni ’70 del secolo scorso dalla cappella dello Spirito Santo del vecchio Ospedale dei Bianchi di Corleone, che era gestito dalla venerabile Compagnia dei Bianchi dello Spirito Santo. È stato recuperato dagli agenti della polizia del commissariato di Corleone, è stato consegnato all’arcidiocesi di Monreale ed è già tornato “a casa”, in uno dei due altari laterali della cappella.

Il dipinto era stato rubato nel 1970. Quasi certamente si tratta di un’opera del maestro-pittore Carmelo Salpietro che faceva parte della scuola artistica dei D’anna di Palermo. Fu autore anche della Madonna della Pentecoste, conservata all’Oratorio dei Bianchi a Corleone. Del quadro si erano completamente perse le tracce. Il periodo della sua scomparsa coincide con il furto della “Natività” del Caravaggio, avvenuto a Palermo nel 1969 per opera dalla mafia corleonese.

Le indagini sono partite su segnalazione agli agenti di polizia, da parte di ambienti religiosi locali, della presenza nel territorio della famosa tela settecentesca. Il commissario capo Filippo Li Volsi ha così deciso di creare un apposito nucleo investigativo speciale, gestito dall’ispettore Orazio Antonino Melita.

Fondamentale per le indagini è stata la collaborazione di molti corleonesi che hanno dato informazioni utili al ritrovamento della tela. In particolare, nei giorni scorsi, un cittadino ha indicato gli agenti della polizia del gruppo speciale un luogo appartato nelle campagne di Corleone in cui molto probabilmente si trovava la tela. Ed è lì che è stata rinvenuta, avvolta, riparata e in buone condizioni.

A seguito del ritrovamento i poliziotti del commissariato di Corleone hanno allertato il sostituto procuratore Alessandro Macaluso della procura della Repubblica di Termini Imerese. Sono stati quindi svolti i dovuti accertamenti tecnici anche grazie all’aiuto di un esperto, un restauratore di opere antiche e religiose. In commissariato sono stati ascoltati alcuni testimoni che hanno riconosciuto la tela della Madonna del Lume.

Il dipinto è stato ufficialmente consegnato stamani, nella nuova sede della polizia di Corleone, all’arcivescovo di Monreale, monsignor Michele Pennisi. Alla cerimonia hanno partecipato il questore di Palermo Renato Cortese, il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi, gli assessori comunali Walter Rà e Calogero Scalisi, il decano di Corleone don Vincenzo Pizzitola, il presidente della Confraternita dei Bianchi Vincenzo Gallina, rappresentanti dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia municipale. Al termine, la tela è stata riportata nel luogo dove era stata sottratta.

“I colleghi hanno seguito questa vicenda con attenzione e passione – ha detto il questore -. A loro va il mio ringraziamento per aver ritrovato quest’opera di notevole valore artistico, dimostrando ancora una volta un legame indissolubile con il territorio”. “Sono molto grato per il recupero del dipinto – ha affermato monsignor Pennisi -. Un quadro come questo è patrimonio comune. Recuperarlo è un gesto di grande civiltà”. “Il ritrovamento è la fine di una ricerca silenziosa e continua – ha aggiunto Vincenzo Gallina -. È un momento molto emozionante per la comunità corleonese, ma soprattutto per la Compagnia dei Bianchi”.

Oltre ad avere un inestimabile valore artistico ed economico, la tela raffigurante la Madonna del Lume ha un grande importanza culturale e religiosa per la comunità corleonese. Alla fine del XVIII secolo, suor Maria Cira Destro (1782-1818), mistica e veggente di Corleone, si raccoglieva in preghiera davanti alla tela, arrivando alla levitazione. Per i miracoli che le vengono ascritti, per suor Maria Cira venerdì pomeriggio è iniziato il percorso di beatificazione.

“Fatti come quello di oggi – ha commentato il sindaco Nicolosi – dimostrano che a Corleone c’è un’inversione di tendenza costante. Ogni giorno si va nella direzione che le istituzioni indicano, quella della legalità, del rispetto, del rifiuto dell’illegalità. A dimostrazione di ciò, abbiamo in programma di organizzare, nell’ambito della Settimana della Cultura e della Libertà un rientro dei corleonesi, dando loro l’opportunità di tornare”.

“Il ritrovamento della celebre tela della Madonna del Lume ci emoziona e ci sprona ad avere sempre maggiore attenzione alla tutela dei beni culturali – ha dichiarato l’assessore Rà -. Siamo già al lavoro per mettere il complesso dell’Oratorio della Compagnia dei Bianchi in migliori condizioni di fruibilità, sul modello dello Spasimo di Palermo. A questo si aggiunge la bella e recente notizia dello scalone in marmo rosso di Scalilli dell’ingresso del vecchio ospedale trovato ‘depositato’ ormai da anni in un magazzino del Comune e per il quale temevamo il peggio. Stiamo procedendo ad una migliore custodia e catalogazione delle sue parti e contiamo quanto prima di redigere un progetto per la sua ricollocazione”.

Ultimo aggiornamento

27 Luglio 2020, 13:36

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