Viabilità, firmato il decreto di finanziamento di 4 milioni per la Sp4 San Cipirello-Corleone
La somma servirà tra l’altro a ripristinare alcuni tratti franati dell’arteria viaria che ha un’importanza fondamentale per la viabilità del territorio.
La somma servirà tra l’altro a ripristinare alcuni tratti franati dell’arteria viaria che ha un’importanza fondamentale per la viabilità del territorio.
L’obiettivo non è quello di cambiare lo storico volto del museo, riconosciuto punto di riferimento per la storia della mafia, ma renderlo innovativo
Favorire lo sviluppo del turismo, in particolare quello religioso, e valorizzare i beni culturali ecclesiali e comunali. Sono questi i due obiettivi principali di una collaborazione tra l’Arcidiocesi e il Comune di Corleone.
Sabato 5 settembre, presso la Real Casina di Caccia di Ficuzza, ad iniziativa del Comune di Corleone, del Rotary e dell’Associazione “Terra è vita”, sulla coltivazione del grano duro e dei costi di produzione rapportati agli attuali prezzi di mercato.
L'obiettivo è avviare una collaborazione per fini divulgativi, tecnico-scientifici e promozionali. Il primo evento è già programmato e si svolgerà a Ficuzza il 24 e il 25 ottobre.
Fino a domenica 6 settembre, previsto un calendario fitto di eventi che si svolgeranno tra vari luoghi della città e la frazione.
Il gioiello naturalistico nel Comune di Corleone è stato affidato al Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana, Servizio 14° - Servizio per il Territorio di Palermo, che interverrà con il proprio personale per migliorarne e valorizzarne il decoro e la fruizione.
Stamani è stata presentata con una cerimonia che si è svolta nell’atrio dell’ex nosocomio. Nella cappella invece è stata inaugurata una mostra che la celebra insieme ad un’altra tela e ad alcuni volumi originali appartenenti alla Compagnia dei Bianchi dello Spirito Santo.
Era il 20 agosto del 1977. Il comandante del nucleo investigativo di Palermo dell’Arma, e l’amico insegnante Filippo Costa morirono sotto i colpi sparati da un commando di mafiosi del calibro di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, inviati da Bernardo Provenzano e Totò Riina.