Complesso monumentale Sant’Agostino
Il convento di Sant’Agostino, adiacente all’omonima chiesa, fu costruito intorno al XIII secolo in quello che si chiamava quartiere di “Santa Venara”, ai piedi del Castello Sottano.
Il convento di Sant’Agostino, adiacente all’omonima chiesa, fu costruito intorno al XIII secolo in quello che si chiamava quartiere di “Santa Venara”, ai piedi del Castello Sottano. Insieme al quartiere San Giuliano, che si trova sotto il Castello Soprano, quest’area fu il primo nucleo abitativo della città.
Il complesso era costituito da una chiesa con un’unica navata centrale. Negli anni è stata riccamente decorata con marmi policromi e pitture lignee molto pregiate. Dalla chiesa si accedeva direttamente al chiostro. Quest’ultimo, caratterizzato da quattro arcate per lato, era accessibile anche dall’esterno, nella piazza antistante.
I piedritti e gli archi erano costituiti da pietrame informe e muratura a sacco. Dalla parte opposta della chiesa c’erano le celle dei frati, tutte uguali e collocate una accanto all’altra. Presenta anche un pozzo. Molto probabilmente non serviva per l’approvvigionamento di acqua, ma bensì per la conservazione delle derrate alimentari.
Nei primi anni del Regno d’Italia, molti beni passarono dalla Chiesa al demanio. A Corleone però alcuni rimasero in mano a speculatori, che si arricchirono e, in seguito, furono scomunicati. Questo fu ciò che accadde al complesso di Sant’Agostino, mentre la chiesa rimase di proprietà ecclesiastica. In quel periodo fu istituito il Regio Liceo Classico. Il complesso divenne quindi scuola pubblica.
Seguirono profondi cambiamenti. Furono chiusi gli archi del chiostro che diventò in parte aula e in parte biblioteca. Gli ampi corridoi e i saloni furono divisi in ambienti più piccoli che fungevano da classi e che furono intitolate ai caduti della prima guerra mondiale.
Ultimo aggiornamento
9 Dicembre 2019, 17:07