Servizio di Protezione Civile Comunale
Responsabile del Servizio di Protezione Civile Comunale: ing. Giovanni Piccione
Piazza Garibaldi, 1 â 90034 Corleone (PA)
091 8452411 â 091 84524216
gpiccione@comune.corleone.pa.it
protocollo@pec.comune.corleone.pa.it
Il pubblico si riceve dal LunedĂŹ, MercoledĂŹ e VenerdĂŹ dalle ore 9:00 alle 13:00.
Numeri di emergenza
Vigili del Fuoco – 115
Emergenza Sanitaria – 118
Carabinieri â 112
Polizia di Stato â 113
Guardia di Finanza – 117
Le Competenze
Lo svolgimento, in ambito comunale, delle attivitĂ di pianificazione di protezione civile e di direzione dei soccorsi con riferimento alle strutture di appartenenza, Ăš funzione fondamentale dei Comuni.
Per lo svolgimento della funzione, i Comuni, anche in forma associata, nonchĂ© in attuazione dellâarticolo 1, comma 1, della legge 7 aprile 2014, n. 56, assicurano lâattuazione delle attivitĂ di protezione civile nei rispettivi territori, secondo quanto stabilito dalla pianificazione, nel rispetto delle disposizioni contenute nel decreto n. 2/2018, delle leggi regionali in materia di protezione civile, e in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e, in particolare, provvedono, con continuitĂ :
– allâattuazione, in ambito comunale delle attivitĂ di prevenzione dei rischi;
– allâadozione di tutti i provvedimenti, compresi quelli relativi alla pianificazione dellâemergenza, necessari ad assicurare i primi soccorsi in caso di eventi calamitosi in ambito comunale;
– allâordinamento dei propri uffici e alla disciplina di procedure e modalitĂ di organizzazione dellâazione amministrativa peculiari e semplificate per provvedere allâapprontamento delle strutture e dei mezzi necessari per lâespletamento delle relative attivitĂ , al fine di assicurarne la prontezza operativa e di risposta in occasione o in vista degli eventi emergenziali;
– alla disciplina della modalitĂ di impiego di personale qualificato da mobilitare, in occasione di eventi che si verificano nel territorio di altri comuni, a supporto delle amministrazioni locali colpite;
– alla predisposizione dei piani comunali o di ambito, di protezione civile, anche nelle forme associative e di cooperazione previste e, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali, alla cura della loro attuazione;
– al verificarsi delle situazioni di emergenza, allâattivazione e alla direzione dei primi soccorsi alla popolazione e degli interventi urgenti necessari a fronteggiare le emergenze;
– alla vigilanza sullâattuazione da parte delle strutture locali di protezione civile dei servizi urgenti;
– allâimpiego del volontariato di protezione civile a livello comunale o di ambito, sulla base degli indirizzi nazionali e regionali.
Lâorganizzazione delle attivitĂ di protezione civile nel territorio comunale Ăš articolata secondo quanto previsto nella pianificazione di protezione civile e negli indirizzi regionali, ove sono disciplinate le modalitĂ di gestione dei servizi di emergenza che insistono sul territorio del comune.
La Protezione Civile
La Protezione Civile nasce per soddisfare lâesigenza di garantire la sicurezza e lâincolumitĂ dei cittadini attraverso azioni di previsione, prevenzione e gestione dellâemergenza per calamitĂ naturali o causate dallâuomo o dai suoi manufatti (antropiche).
Ufficialmente prende il via con la Legge n. 225 del 24 febbraio 1992 che istituisce il Servizio Nazionale della Protezione Civile. Con la Legge Regionale n. 14 del 31 agosto 1998, gli uffici della Protezione Civile sono stati affidati ai Sindaci di tutte le cittĂ siciliane.
Con il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1 Ăš stato approvato il nuovo Codice della protezione civile, che, tra lâaltro, ha abrogato la legge 24 febbraio 1992, n. 225, stabilendo che tutti i riferimenti a tale legge e ai relativi articoli, contenuti in altre disposizioni, devono intendersi riferiti al nuovo codice e ai corrispondenti articoli.
Da un punto di vista generale, la funzione di protezione civile Ăš costituita dallâinsieme delle competenze e delle attivitĂ volte a tutelare la vita, lâintegritĂ fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e lâambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dallâattivitĂ dellâuomo.
Sono attivitĂ di protezione civile quelle volte alla previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi, alla gestione delle emergenze e al loro superamento.
La previsione consiste nellâinsieme delle attivitĂ , svolte anche con il concorso di soggetti dotati di competenza scientifica, tecnica e amministrativa, dirette allâidentificazione e allo studio, anche dinamico, degli scenari di rischio possibili, per le esigenze di allertamento del Servizio nazionale, ove possibile, e di pianificazione di protezione civile.
La prevenzione consiste nellâinsieme delle attivitĂ di natura strutturale e non strutturale, svolte anche in forma integrata, dirette a evitare o a ridurre la possibilitĂ che si verifichino danni conseguenti a eventi calamitosi anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attivitĂ di previsione.
– lâallertamento del Servizio nazionale, articolato in attivitĂ di preannuncio in termini probabilistici, ove possibile e sulla base delle conoscenze disponibili, di monitoraggio e di sorveglianza in tempo reale degli eventi e della conseguente evoluzione degli scenari di rischio;
– la pianificazione di protezione civile;
– la formazione e lâacquisizione di ulteriori competenze professionali degli operatori del Servizio nazionale;
– lâapplicazione e lâaggiornamento della normativa tecnica di interesse;
– la diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile, anche con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, allo scopo di promuovere la resilienza delle comunitĂ e lâadozione di comportamenti consapevoli e misure di autoprotezione da parte dei cittadini;
– lâinformazione alla popolazione sugli scenari di rischio e le relative norme di comportamento nonchĂ© sulla pianificazione di protezione civile;
– la promozione e lâorganizzazione di esercitazioni ed altre attivitĂ addestrative e formative, anche con il coinvolgimento delle comunitĂ , sul territorio nazionale al fine di promuovere lâesercizio integrato e partecipato della funzione di protezione civile;
– le suddette attivitĂ svolte allâestero, in via bilaterale, o nel quadro della partecipazione dellâItalia allâUnione europea e ad organizzazioni internazionali, al fine di promuovere lâesercizio integrato e partecipato della funzione di protezione civile;
– le attivitĂ volte ad assicurare il raccordo tra la pianificazione di protezione civile e la pianificazione territoriale e le procedure amministrative di gestione del territorio per gli aspetti di competenza delle diverse componenti.
– la partecipazione allâelaborazione delle linee di indirizzo nazionali e regionali per la definizione delle politiche di prevenzione strutturale dei rischi naturali o derivanti dalle attivitĂ dellâuomo e per la loro attuazione;
– la partecipazione alla programmazione degli interventi finalizzati alla mitigazione dei rischi naturali o derivanti dallâattivitĂ dellâuomo e alla relativa attuazione;
– lâesecuzione di interventi strutturali di mitigazione del rischio in occasione di eventi calamitosi, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti;
– le azioni integrate di prevenzione strutturale e non strutturale per finalitĂ di protezione civile.
– del recepimento degli indirizzi nazionali in materia di protezione civile;
– della promozione, dellâattuazione e del coordinamento delle attivitĂ di protezione civile, esercitate dalle strutture organizzative di propria competenza;
– della destinazione delle risorse finanziarie finalizzate allo svolgimento delle attivitĂ di protezione civile, in coerenza con le esigenze di effettivitĂ delle funzioni da esercitare, come disciplinate nella pianificazione;
– dellâarticolazione delle strutture organizzative preposte allâesercizio delle funzioni di protezione civile e dellâattribuzione, alle medesime strutture, di personale adeguato e munito di specifiche professionalitĂ , anche con riferimento alle attivitĂ di presidio delle sale operative, della rete dei centri funzionali nonchĂ© allo svolgimento delle attivitĂ dei presidi territoriali;
– della disciplina di procedure e modalitĂ di organizzazione dellâazione amministrativa delle strutture e degli enti afferenti alle rispettive amministrazioni, peculiari e semplificate al fine di assicurarne la prontezza operativa e di risposta in occasione o in vista degli eventi emergenziali di protezione civile.
Ai fini dello svolgimento delle attivitĂ di protezione civile, gli eventi emergenziali di protezione civile si distinguono in:
– emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dallâattivitĂ dellâuomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili, dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria;
– emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dallâattivitĂ dellâuomo che per loro natura o estensione comportano lâintervento coordinato di piĂč enti o amministrazioni, e debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, disciplinati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano nellâesercizio della rispettiva potestĂ legislativa;
– emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dallâattivitĂ dellâuomo che in ragione della loro intensitĂ o estensione debbono, con immediatezza dâintervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo.
Pagina aggiornata il 14/07/2025