Chiesa e monastero SS. Salvatore

Una volta arrivati in via Ostieri, il Monastero del SS.

Una volta arrivati in via Ostieri, il Monastero del SS. Salvatore è raggiungibile in auto esclusivamente salendo per la via Macaluso, percorrendo un tratto della via Lombardia. Giungendo nella via Brancica Soprana (dove sono visibili ancora resti delle antiche mura perimetrali urbane) si arriva alla Cascata delle Due Rocche e, oltrepassando il ponte saraceno, si giunge al Monastero del SS. Salvatore. 

A piedi, partendo dal sito del monte Calvario, si percorre tutta la via Ponte Nuovo e si svolta per la salita del SS. Salvatore, slargo anticamente denominato “Piano delle Donne” e percorrendola tutta si arriva ai piedi del monastero il cui sagrato si guadagna attraverso una salita a doppia curvatura.

Il santuario è di origine medievale, ma fu riedificato nel XVIII secolo per volontà del cavaliere Salvatore, sulla cui identità non si sa nulla. Il monastero organizza le sue fabbriche intorno ad un chiostro classicheggiante con una bella fontana ottagonale al centro, mentre la chiesa, ad unica navata rettangolare, concepita con una unitaria decorazione plasticopittorica, conteneva l’affresco di Filippo Randazzo, detto il monocolo di Nicosia, raffigurante il Trionfo di San Benedetto al cospetto della SS. Trinità tra Santi Benedettini e Carmelitani ed un coro Angelico (firmati e datati al 1735).

Per questo monastero inoltre fu eseguito un maestoso polittico rinascimentale dell’Incoronazione della Vergine tra i santi Michele, Giovanni Battista, Giovanni Evangelista e Leoluca, noto come il “Polittico di Corleone”, oggi custodito presso la Galleria Regionale della Sicilia di Palermo

Ultimo aggiornamento

27 Dicembre 2019, 17:19

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